Successo colmo di emozione a Palazzo Pesce per il concerto al femminile “Sempre libera…Voci di donne all’Opera” a cura di Maria Grazia Pani con Angela Zaccaria al pianoforte. Il numeroso pubblico ha accolto con applausi gioiosi le artiste.
Maria Grazia Pani , soprano, regista, autrice e stimata docente di canto presso il Conservatorio Piccini di Bari, la cui didattica di valore è riconosciuta a livello nazionale e internazionale, in 25 anni di insegnamento ha formato generazioni di cantanti lirici, alcuni dei quali sono oggi applauditi sui palcoscenici di tutto il mondo. Maria Grazia Pani ha voluto fortemente far risuonare le voci delle allieve della sua Scuola di Canto in una Sala da concerto splendida come la Sala Etrusca di Palazzo Pesce, per dare loro la possibilità di ritrovare il contatto con il pubblico, elemento necessario per ogni artista che vive per la sua musica. realizzando il desiderio forte di tornare a cantare dopo due anni di pandemia e di silenzio.
Arie, duetti e lieder di Mozart, Vaccaj, Donizetti, Verdi, Wagner, Caikovskij, Offenbach, Puccini interpretate dalla stessa Maria Grazia Pani e da Serena Carone, Sara Visini, Claudia Urru (soprani) e Alina Sivitskaya (mezzosoprano)
L’eterno femminino si incarna nelle melodie immortali attraverso la voce, carne e soffio sonoro, mente e anima.
Indagata, studiata, analizzata, ma sempre misteriosa e inafferrabile la voce , come la Donna…mistero senza fine.
Ha presentato la serata Simona Gialluisi.
Programma
Mozart Che soave zeffiretto da Le nozze di Figaro Carone/Urru
Vaccay Ah se tu dormi da Giulietta e Romeo Alina Sivitskaya
A. Mozart Ach, ich ful’s da Il Flauto Magico Serena Carone
Mozart Der Holle Rache da Il Flauto magico Claudia Urru
Donizetti Regnava nel silenzio da Lucia di Lammermoor Sara Visini
R. Strauss Zueignung Maria Grazia Pani
Offenbach Barcarolle da Les Contes Hoffman (Carone, Visini / Pani, Sivitskaya
Čajkovskij Aria di Olga da Eugene Onegin Alina Sivitskay
Wagner Schmerzen Maria Grazia Pani
Puccini Tu che di gel sei cinta da Turandot Sara Visini
Verdi E’ strano…Ah forse è lui …Sempre libera da La Traviata Claudia Urru