Facciamo luce sul teatro.
Facciamo luce nel teatro.
Un teatro al buio non è un teatro.
Ciò che rende vivo un teatro è la luce.
La luce che bagna i corpi vibranti dei danzatori, degli attori, dei cantanti, dei musicisti, dei mimi.
La luce che disegna la scena come una quadro.
La luce che crea emozioni.
La luce che si accende d’improvviso, come un colpo al cuore.
La luce soffusa che si irradia sulla scena come l’alba che accarezza i sogni notturni.
La luce che gioca con le ombre sui fondali, disegnando misteriose silohuette.
La luce che rivela il pulviscolo del palcoscenico, la danza della polvere del sipario, polvere di stelle e di lune di cartone.
La luce che brilla, come un’anima invisibile.
La luce che illumina i volti e gli sguardi frementi di coloro che vivono per dare voce all’Arte sublime.
La luce che fa brillare le idee, i pensieri, la creatività.
La luce, che è Musica luminosa.
La luce che è voce silenziosa.
La luce che permette ad altre luci di sfavillare: le luci degi occhi degli spettatori.
La luce che, se vogliamo, possiamo vedere.
Oggi più che mai.
MG Pani, Bari 22 febbraio 2021.
Ph. Massimo Dilevrano: Teatro Piccinni di Bari